Internet tra abuso e libertà, "Mattino 5"

5 Novembre 2009, circa le 10.00 del mattino, su un canale cosiddetto di tv "commerciale" si affrontano 7-8 minuti di dibattito su un tema scottante, per molti aspetti sottovalutato, ma più che mai attuale: Internet ed il comportamento di chi lo usa, attivamente o da spettatore. La trasmissione è "Mattino 5" ed il giornalista è Claudio Brachino, con i suoi ospiti in studio: Michele Ficara Manganelli (presidente di Assodigitale, che si occupa tra le altre cose di diffondere la pratica dei blog), Paolo Liguori (presidente del tg.com) e Massimo Melica (presidente dell'Associazione Innovatori).

Il centro della questione pare essere quello di stabilire con esattezza la natura più "vera" di Internet, fonte di indiscussa garanzia di libertà da un lato, ma anche strumento di manipolazione politica ed economica dall'altro. Liguori parla di ambivalenza tra l'eccesso ed il vantaggio, dove il primo elemento coincide con l'abuso dei mezzi di comunicazione digitali ed il secondo con la visibilità che si può dare alle grandi repressioni, allo schiacciamento delle libertà di pensiero e parola, al dispotismo in tutte le sue forme, sfruttando la difficile controllabilità della rete da parte della classe dirigente.

E allora tramite la tecnologia (soprattutto telefonica), si può pensare a Internet come il motore propulsore del fenomeno del reporting partecipativo, quello che chiunque può svolgere, purché dotato di un cellulare che registra video e di un accesso al web per la pubblicazione. Questa è, o almeno dovrebbe essere, la vera comunicazione globale. Certamente il rischio dell'abuso rimane, ma a questo si può riparare tramite l'educazione.

Proprio per questo, la Assodigitale ha elaborato una specie di codice deontologico dell'utente medio di Internet, la "Carta Etica Digitale (CED)", decalogo in "stile Twitter" che suggerisce una condotta da tenere per un buon uso della rete anche fuori dai casi previsti dalla Legge statale. Con forte accento sui temi della lesività che alcune informazioni possono provocare sulla dignità umana o sulla percezione superficiale della violenza, il filo conduttore del documento si concentra sull'opportunità che il web offre al "navigatore" e sul richiamo al rispetto che quest'ultimo deve osservare (per ulteriori informazioni: http://www.assodigitale.it/).

Sempre nell'ambito del discorso sui rischi e sulla necessità di educazione sta anche il riferimento alle dipendenze dalla rete, tanto diffuse da indurre un noto ospedale di Roma ad aprire un apposito reparto per questo genere di disturbi (già oggetto di consolidate ricerche scientifiche negli Stati Uniti da anni). Il vero problema, secondo quanto emerso dal dibattito di "Mattino 5", non risiede tanto nella tecnologia come strumento, quanto nel cattivo uso che ne viene fatto.

Un esempio di chiaro tentativo di affrancare Internet dall'abuso è allora il progetto "Democracy Live" della BBC (http://news.bbc.co.uk/democracylive/hi), che aspira a diventare una vetrina in costante diretta pronta a vegliare sulle attività parlamentari del governo inglese. E' infatti possibile, collegandosi al sito, vedere video di pochi minuti che riproducono fedelmente le sedute del parlamento e "monitorare" ciò che accade. Se dal punto di vista istituzionale, almeno nella teoria, nulla cambia, un progetto simile è in grado di riprendere il sentimento di partecipazione politica di cui ogni cittadino dovrebbe partecipare in quanto tale. Un buon inizio.


Nessun commento:

Posta un commento