Google inghiotte l'editoria e l'iPad tenta di salvarla

Al recente salone sul libro di Torino, Rupert Murdoch si è scagliato contro le notizie online gratis, con l’intento esplicito di arrestare l'emorragia di copie vendute e il crollo della raccolta pubblicitaria. La maggioranza degli utenti Web non è ancora pronta per pagare le notizie online, ma deve fare i conti con il crollo delle vendite, i bilanci negativi, l’aumento dei debiti (senza contare la concorrenza sleale che sul web è ormai consuetudine). La nuova tendenza è incarnata da un servizio apposito di Google, "Google Books", che si occupa di effettuare la digitalizzazione di libri e riviste, finora disponibili solo in forma cartacea, in formato digitale e fruibile gratuitamente.

Ma analogamente a quanto avviene in ambito internazionale ed in altri ordinamenti, anche nell'ordinamento giuridico italiano si pone il problema del diritto d’autore, con una disciplina che prevede l'attribuzione di un insieme di facoltà a colui che realizza un'opera dell'ingegno di carattere creativo, con l'intento di riservargli diritti morali ed economici (Legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive modificazioni). Al momento la Federal Trade Commission ha bloccato il progetto e Google, per risolvere il problema, ha deciso di pagare di tasca sua 125 milioni di dollari al fine di creare un Book Rights Registry a cui giornalisti e case editrici potranno registrarsi e ricevere indirizzi. Tuttavia, persiste la preoccupazione, in merito al controllo esercitato da Google sull’editoria, che possa influire sui prezzi dei libri, o ancor peggio, determinare la scomparsa delle biblioteche. Un modello di gestione dei diritti d'autore è il copyleft, basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore, in quanto detentore originario dei diritti sull'opera, indica ai fruitori che essa può essere utilizzata, diffusa, talvolta anche modificata, liberamente, ma nel rispetto di alcune condizioni essenziali.

Quanto ad iPad di Apple, tra gli stores impegnati nella diffusione (prevista a Giugno in Italia) spiccano Time Magazine (a pagamento, che affianca contenuti tradizionali e multimediali extra con link personalizzati) e il nuovo Book Store (catalogo di e-books, con la possibilità di vedere le illustrazioni a colori, evidenziare parti e ingrandire il carattere e infine analizzare il testo, ricercando le parole specifiche tramite l’uso di un dizionario integrato).

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