"Acqua in bocca" - L'incomunicabilità nell'era della Comunicazione

Come si può non comunicare al giorno d'oggi?
Come può un essere umano, nato in questa parte del pianeta, cresciuto durante la folle corsa all'innovazione e alla novità più potente e rapida, non riuscire a mettersi in contatto con qualcun altro?
Come si fa a non trovare un modo di trasmettere un contenuto, un concetto, un'idea, un'inclinazione, un messaggio alle persone che circondano la vita di ognuno di noi, fisicamente o virtualmente?
Tutti comunichiamo. O forse no.

Questa non è una ricerca, né ha presunzione di attendibilità d'informazione, ma è un semplice esperimento di come il soliloquio del fenomeno "blogging" molto spesso resti la forma di comunicazione che meglio funziona, in un mondo dove la comunicazione stessa è il principio fondatore, l'arché, il filtro con cui è soppesato il singolo valore di ogni cosa. Così come le sfere d'acqua di Talete, trasmettere un messaggio ed interpretarlo è divenuto oggi il principio costitutivo dell'Essere, dove l'Essere è ovviamente chi è in grado di comunicare.

Ma allora cosa succede se non si è in grado di farlo?
Dove va a finire l'Essere che non sa essere?

Ecco di cosa tratta superficialmente, come ben si addice alla forma del blog, questo diario riflessivo, che raccoglie le idee di uno studente di Comunicazione Giornalistica e Pubblicitaria durante la preparazione di un esame. Vediamo dove si può arrivare...


Nessun commento:

Posta un commento